Le arance
L'inverno ci fa un regalo straordinario: le arance! Quindi facciamo dell’arancia un frutto immancabile nella nostra giornata, bevendo la spremuta a colazione, come spuntino pomeridiano oppure aggiungendo degli spicchi all’insalata, o abituiamoci a condire con il succo alcuni secondi! Considerato il picco di produzione in questo periodo, oggi vorrei parlarvi di questo frutto dall'alto valore nutritivo.
Possiamo parlare di arance "precoci" e "tardive": le prime le troviamo sul mercato a fine novembre, con un picco di produzione tra gennaio e febbraio, trovando le varietà tardive fino a maggio. La Natura non ci serve cose a caso: ci mette a disposizione i giusti nutrienti nel momento giusto: quindi è bene in questo periodo sbizzarrirsi mangiando arance e quindi agrumi, in tutti i modi possibili.
E' ormai accertato che contribuiscono a mantenere uno stato di salute ottimale, aiutano a prevenire l'insorgenza di diverse malattie croniche degenerative grazie al buon contenuto di antiossidanti (non a caso l’Associazione per la ricerca sul cancro (Airc) ha scelto proprio l’arancia come simbolo della sua raccolta fondi). Possiede inoltre un ruolo antinfiammatorio, anticoagulante e dietetico.
L'arancia, come sappiamo, apporta vitamina C dalle note proprietà antiossidanti: ce ne assicuriamo 50mg per ogni etto (quindi un'arancia sbucciata) quasi sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di acido ascorbico (o vitamina C). Ogni frutto è una sorta di laboratorio fitochimico, cioè un magazzino di molecole benefiche, tra le quali oltre 200 tipi di polifenoli (anch'essi antiossidanti). Essi rappresentano la più grande famiglia dei composti fitochimici: io li chiamerei popolo di guerrieri benefici. Stimolano nel nostro organismo reazioni biochimiche che hanno un grande potere antiossidante (limitando quindi la produzione di radicali liberi, che sono i prodotti dell'ossidazione). L’ossidazione all’interno delle nostre cellule è la stessa reazione chimica che fa scurire una mela tagliata o fa arrugginire un chiodo: ogni volta che respiriamo, l’ossigeno che mettiamo in circolo entra a far parte dei processi di ossidazione che si svolgono in tutte le cellule del nostro corpo. Da questa ossidazione (ma anche dal fumo, dall’inquinamento, dall’alcol in eccesso, dalle radiazioni) nascono pure i radicali liberi. Quest'ultimi cercano di tornare in equilibrio danneggiando altre cellule, dando inizio a un tumore. Ecco, gli antiossidanti combattono il rischio con un meccanismo semplicissimo: cedono ai radicali liberi l’elettrone che a loro manca, e quindi disinnescano la miccia.
La vitamina C è facilmente ossidabile e molto sensibile a luce e calore, dunque durante la cottura si perde. Se le arance vengono spremute, il succo va consumato subito; non ha alcun senso, per esempio, preparare una bella spremuta la sera per consumarla il mattino a colazione; si rischierebbe di bere un succo quasi completamente privo di nutrienti.
La vitamina C è uno dei principi nutritivi considerati essenziali nei mesi invernali, specialmente in relazione con il raffreddore. La mancanza di vitamina C causa una resistenza minore ad alcuni agenti patogeni, mentre scorte maggiori rafforzano molte delle funzioni del sistema immunitario. La ricerca conferma infatti che le quantità di vitamina C nel plasma e nei globuli bianchi diminuiscono in caso di infezioni e stress. Questa sostanza inoltre svolge altre numerose funzioni: serve per la sintesi del collagene, mantiene in buona salute i vasi sanguigni, aiuta la riparazione dei tessuti e facilita l'assorbimento di ferro e zinco a livello intestinale. Anche il buon contenuto di potassio che, assieme al sodio regola l'equilibrio dei fluidi corporei, ha un ruolo importante nella regolazione della pressione sanguigna.
In conclusione, è opportuno tenere in cucina su un ripiano un bel cesto di agrumi che ci permetterà di scegliere tra un'arancia o un mandarino come spuntino scacciafame, evitando così spuntini più calorici e meno salutari.