Gli asparagi protagonisti della tavola primaverile!
Essendo uno dei protagonisti della stagione, ho deciso di rivolgere l'attenzione a questo ortaggio, risaltandone le proprietà. È possibile gustarli in cucina da marzo a giugno scegliendo tra diverse varietà. La proprietà più nota di questo ortaggio è sicuramente il suo effetto diuretico e depurativo: questo effetto si ottiene per il buon contenuto in asparagina, un aminoacido naturale che aiuta ad eliminare il sodio in eccesso. Ecco perché rappresentano un valido alleato in caso di ritenzione idrica, cellulite, gonfiore, ipertensione o in caso di necessità di una maggiore depurazione.
Nei mercati possiamo trovare due tipi di asparagi, quelli coltivati e quelli selvatici. I secondi si raccolgono direttamente nei boschi e nei pascoli e sono generalmente più fini e di colore verde. Gli asparagi coltivati possono variare nel colore: verde, bianco, rosa o violetto. Queste variazioni dipendono unicamente dal tipo di coltivazione, poiché l’esposizione alla luce li rende più o meno colorati, mentre una coltivazione meno luminosa li mantiene bianchi. Tuttavia, dal punto di vista nutrizionale non ci sono particolari differenze tra un colore e l’altro, la scelta ricade più sull'estetica e gli abbinamenti nel piatto.
Costituito prevalentemente da acqua e pochi carboidrati., esso fornisce circa 24 kcal per 100 g di prodotto, ideale per chi sta seguendo una dieta ipocalorica. Inoltre sono ottimi in quanto apportano minerali, vitamine e fibre, in particolare:
Vitamina A; Vitamina C; antiossidanti (glutatione, flavonoidi); potassio; fosforo; calcio e folati.
L'elevato contenuto in fibra aumenta il senso di sazietà, e contribuisce inoltre a ridurre i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue. Acqua e potassio stimolano la diuresi, la funzione epatica e renale, eliminando le tossine e il ristagno di liquidi. La ricchezza in folati (sostanze che a livello intestinale sono trasformate in acido folico o vitamina B9), partecipa alla sintesi di emoglobina e di alcuni aminoacidi, sono molto importanti per la crescita, per il corretto funzionamento del sistema nervoso e particolarmente utili in gravidanza, indispensabili per ridurre il rischio di sviluppare nel feto disturbi del tubo neurale. Mangiando 100 grammi di asparagi si assume circa il 75% della quantità quotidiana necessaria di acido folico. La vitamina A, unita all’effetto depurativo, permette di migliorare l’aspetto della pelle, mentre la vitamina C aiuta le difese immunitarie. La presenza di alcune vitamine del gruppo B, che permettono un buon controllo sulla glicemia: per questo motivo sono consigliati per la prevenzione e la dieta in caso di diabete di tipo 2. La presenza di vitamina E, infine, unito a quella del glutatione, un’altra molecola antiossidante consideragli asparagi come un importante alimento per la prevenzione tumorale e dell’invecchiamento cellulare causato da radicali liberi. Altre molecole antiossidanti, come la quercetina e la rutina, aiutano a rafforzare le pareti dei capillari.
Unica controindicazione: il loro effetto diuretico può risultare dannoso in caso di cistite, reumatismi, prostatite, calcoli renali e nefropatie: in questo casi vanno evitati. Devono astenersene dal consumo anche le persone affette da gotta o altri disturbi legati all’eccesso di acidi urici (gli asparagi contengono un elevata concentrazione di purine, da ridurre in queste patologie).
Gli asparagi contengono l’asparagina, un aminoacido che, se assunto tramite gli alimenti, conferisce alle urine quel tipico odore pungente. La comparsa dell’odore caratteristico è indice comunque di un’ottima funzionalità renale (tuttavia, non spaventatevi se non lo avvertite: pare che una buona percentuale della popolazione non riesca a sentire questo odore!). Una bollitura prolungata ci allontanerebbe da questo pericolo.
Occhio alla scelta: gli asparagi freschi devono avere le punte dritte e chiuse mentre i gambi devono essere duri, quindi non devono piegarsi ma spezzarsi. Tuttavia non devono essere legnosi, altrimenti significa che sono già vecchiotti. Suggerisco in particolare di controllare gli asparagi al centro del mazzo, punto dal quale solitamente iniziano eventuali marcescenze.
Gli asparagi possono essere consumati crudi, tagliati a fettine sottili o conditi in insalata.
Ottima la cottura al vapore, per preservarne le proprietà nutrizionali (lasciateli croccanti: saranno più gustosi e più ricchi di nutrienti!).
Se invece volete bollirli, utilizzare acqua leggermente salata: il sale aiuta a non disperdere la clorofilla (ma ne basta poco!). Per evitare che le cime stracuociano, poiché più delicate rispetto al resto del gambo, legateli in un mazzo che porrete verticalmente in acqua bollente: le cime rimarranno scoperte e cuoceranno a vapore.
Da provare nei risotti, nelle frittate, come semplice contorno con olio e parmigiano… a parer mio la stagione degli asparagi non dura mai abbastanza!